La risposta, in realtà, è molto semplice: il confezionamento sottovuoto riduce drasticamente l'azione di deterioramento che l'ossigeno opera nei confronti degli alimenti e, di conseguenza, allunga considerevolmente i tempi di conservazione (fino a 5 volte più a lungo).
Un soluzione ottimale che facilita notevolmente le operazioni di stoccaggio e che impedisce ogni tipologia di contaminazione.
Il confezionamente sottovuoto, infatti, INIBISCE: • la PROLIFERAZIONE di microorganismi patogeni potenzialmente pericosi per il cliente finale; • l'IRRANCIDIMENTO, ovvero quel processo di alterazione del prodotto che causa odori e sapori sgradevoli; • la DISIDRATAZIONE. Grazie al vuoto interno del sacchetto (che può arrivare fino al 99%) il prodotto conserva i propri liquidi e le caratteristiche organolettiche che incidono sul sapore, sull'odore, sulla consistenza e tanto altro.
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